La città dei riders 

Moderano Muhammad Saquib Zia, rider e Anna Serlenga, co-direttrice artistica di Milano Mediterranea con Souleymane Ba, Habib Ul Rehman, Zine Eddine Lachelak, Abdoul Karimou Diallo, riders;  Nausicaa Pezzoni, ricercatrice indipendente, Davide Contu, ex rider, delegato sindacale Filt CGIL, Sandro Greblo, So.De Social Delivery, Sara Mazzeo, Meraki Desideri Culturali 


Con il termine “riders” si intendono i lavoratori impegnati nella consegna a domicilio per conto di piattaforme di acquisto online, dal food delivery ad altri settori dell'app economy. Secondo Coldiretti tra il 2020 e il 2021 il fatturato del food delivery è passato da 900 milioni di euro a circa 1,5 miliardi. Nonostante questo, i riders restano una delle categorie meno tutelate e tra le più esposte a fenomeni di sfruttamento e speculazione. Un vuoto normativo favorisce la deregolamentazione del settore, spesso ai danni delle persone marginalizzate e precarie. Si parla di gig economy, modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, alternativo a forme più stabili e continuative. Il riconoscimento come lavoratori subordinati con contratti regolari, l'indennità di malattia e il diritto all’assicurazione in caso di infortunio sul lavoro sono alcuni dei temi in agenda dei gruppi informali e delle rappresentanze sindacali nati dal basso negli ultimi anni. La città dei riders è un tavolo di discussione aperta su questi temi, a partire dall’esperienza diretta di alcuni lavoratori del settore, insieme a ricercatrici indipendenti, sindacalisti, realtà che operano nella città di Milano, territorio privilegiato per la sua struttura socio-economica e demografica per l’osservazione di questo nuovo fenomeno urbano.

ENG

Moderated by Muhammad Saquib Zia (rider) and Anna Serlenga (co-artistic director of Milano Mediterranea), with Souleymane Ba, Habib Ul Rehman, Zine Eddine Lachelak, Abdoul Karimou Diallo (riders); Nausicaa Pezzoni (independent researcher); Davide Contu (former rider, Filt CGIL union delegate); Sandro Greblo (So.De Social Delivery); and Sara Mazzeo (Meraki Desideri Culturali).

The term riders refers to delivery workers employed by online platforms—from food delivery to other app-based services. According to Coldiretti, between 2020 and 2021 the Italian food delivery market grew from €900 million to around €1.5 billion. Yet riders remain among the most precarious and least protected workers, exposed to exploitation and speculation.
A legal vacuum allows deregulation of the sector, often at the expense of marginalized and precarious people. This is the gig economy: a model based on on-demand, temporary work, replacing more stable forms of employment.
Recognition as employees with proper contracts, sick pay, and insurance against work-related injuries are among the key goals of informal worker groups and grassroots unions. The City of Riders opens a discussion on these issues, starting from the direct experiences of workers in Milan—a city whose social and economic structure makes it a key observatory for this urban phenomenon.