Residenza Marzo 2022
GIAMBELLINO LORENTEGGIO NEORIGINAL COLLECTIVE SOUND
Condoii
Ismael Condoy, in arte Condoii, è un DJ e sound designer. Nel 2020 si laurea in Musica Elettronica al Conservatorio di Milano, portando avanti un percorso di sperimentazione di suoni andini e afro. Partendo dalle influenze musicali della sua infanzia, indaga le sonorità indigene e neotribaliste, ponendo grande attenzione al crocevia di incontri e scambi sonori dovuti alle migrazioni. Membro del collettivo Kirykou e del collettivo Camera Oscura, co-organizza eventi culturali poliedrici e multietnici per promuovere l’uguaglianza e rappresentare la contemporaneità attraverso la musica.
La musica è un linguaggio collettivo: genera emozioni, utilizza metafore, crea storie e narrazioni, diventa tramite per parlare di trasformazione e mutamento. Ogni luogo ha una partitura, è un insieme di beat che ne tracciano il battito cardiaco. Quali sono i suoni del Giambellino? Cosa raccontano del suo mutare? GLNCS è un progetto di antropologia musicale e produzione sonora a cura di Condoii, nome d’arte di Ismael Condoy, dj e sound designer. E’ un ciclo di workshop alla ricerca di tracce ritmiche, perturbazioni, memorie acustiche per la scrittura di un’opera musicale collettiva, un polifonia di vibrazioni urbane che esploderanno in quartiere il 2 Aprile
Laboratorio di ascolto
8/03/2022 | 19:30 - 21:30 | Fioraio Bollettini
12/03/2022 | 16:00 - 18:00 | Il Colorificio
16/03/2022 | 19:30 - 21:30 | Cafè Banlieue
Laboratorio di narrazione sonora: dj mixing e produzione musicale
21 - 27/03/2022 | Orario da stabilire in accordo con i partecipanti | Base Milano
Esito pubblico
2/04/2022 | ora e luogo da definire
Residenza Maggio 2022
COPYSHOP
MARVIN GABRIELE NWACHUKWU (1996) è un artista visivo nato a Sesto San Giovanni dove ora risiede. La sua ricerca evidenzia continue contaminazioni tra discipline e culture. Spaziando tra diversi medium, come la stampa, la fotografia e il video, le sue opere mettono sempre al centro il contesto in cui abitano: la sensibilità e la vicinanza alle comunità sono cruciali per il processo creativo. La pratica artistica di Marvin Gabriele Nwachukwu guarda alle pubblicazioni indipendenti come punto d’ incontro. Tramite questo intervento l'artista intende contaminare la storia collettiva con quelle personali; l’archivio con la vita di tutti i giorni; l’esperienza fisica con quella digitale.
Le fanzine indipendenti come punto d’incontro è un progetto partecipato che attraverso la sperimentazione editoriale e grafica, i linguaggi e l’estetica delle fanzine indaga collettivamente il concetto di archivio. Cosa significa e che ruolo ha oggi un “archivio”? Chi ha accesso e controllo alle storie e ai documenti che raccoglie? A chi appartiene?
L’invito è quello di rispondere a queste domande attraverso un ciclo di incontri con il pubblico per creare un’installazione partecipata frutto del dialogo creativo tra le persone, i documenti prodotti e raccolti e lo spazio di un copyshop permanente, presidio territoriale aperto al quartiere: un archivio espanso, diffuso, immersivo, multimediale. Le macchine fotocopiatrici e le stampanti presenti nello spazio saranno punto di partenza dell’indagine: dal trasferimento delle informazioni digitali alla forma cartacea e fisica, ai processi di stampa d’arte e progettazione grafica. Un approccio non-lineare e non-metodologico definirà modalità e strumenti di catalogazione, fruizione e distribuzione di un’opera attraverso la condivisione orizzontale dei saperi legati al media grafico ed editoriale. Le fanzine sono un linguaggio multimediale che ospita narrazioni, significati e simboli, mezzo storicamente privilegiato delle controculture dove prendono spazio lo scomodo, il dissidente, il non compiuto e il non canonico. Da qui la scelta di Marvin Gabriele Nwachukwu per questo linguaggio: un mezzo tanto semplice quanto diretto che all’interno delle cui parentesi cartacee sono smantellati i poteri e le narrazioni dominanti.